L’Assegno unico e universale è un sussidio economico ai nuclei familiari concesso per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di specifiche condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili. L’importo del sostegno varia in base alla situazione economica della famiglia sulla base dell’ISEE in corso di validità al momento della domanda, tenuto conto dell’età e del numero dei figli.
L’assegno è finalizzato alla semplificazione e al miglioramento degli interventi mirati a sostenere la genitorialità e la natalità e viene garantito in misura minima a tutti i genitori con figli a carico, sia in assenza di ISEE o con ISEE superiore a €40.000.
L’Assegno unico e universale spetta alle famiglie in cui sussistono queste condizioni:
L’importo dell’Assegno unico e universale è definito sulla base della condizione economica della famiglia considerando l’ultimo ISEE valido presentato. L’Assegno è erogato con importi maggiorati e calcolato in base alle fasce di ISEE corrispondente. Inoltre, dato che questa è una misura universale, il bonus può essere chiesto anche in assenza di ISEE, o con ISEE superiore a €40.000: in questo caso saranno erogati gli importi minimi previsti dalla normativa.
In particolare, è prevista:
Gli importi spettanti per figlio possono essere maggiorati nelle ipotesi di famiglie numerose, di madri di età inferiore ai 21 anni, di figli con disabilità e di entrambi i genitori titolari di reddito da lavoro.
L’Assegno unico e universale è erogato dall’Inps al richiedente mediante accredito su conto corrente bancario o postale o tramite bonifico. Se i richiedenti sono più di uno (ovvero entrambi i soggetti esercitanti la responsabilità genitoriale), il pagamento verrà erogato al 50% per ogni genitore. Al contrario, in caso di affidamento esclusivo, si potrà richiedere la corresponsione al 100% dell’importo spettante.
Con l’entrata in vigore dell’Assegno unico e universale, a partire da Marzo 2022, sono abrogate alcune misure di sostegno alla natalità quali per esempio: il premio alla nascita o all’adozione (Bonus mamma domani), l’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori, gli assegni familiari ai nuclei familiari con figli e orfanili, l’assegno di natalità (Bonus bebè), le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni. È importante ricordare però che l’Assegno unico non abroga né limita gli importi del bonus asilo nido ed è compatibile con il Reddito di Cittadinanza.
La domanda per l’Assegno unico e universale è annuale, comprendendo le mensilità che vanno da marzo a febbraio dell’anno successivo e può essere presentata a partire dal 1° gennaio 2022 da uno dei due genitori esercenti la responsabilità genitoriale a prescindere dalla convivenza (N.B. con riferimento esclusivo alla residenza) con il figlio, direttamente attraverso il sito INPS, ovvero chiamando il contact center o tramite patronati. Al compimento della maggiore età, i figli possono presentare la domanda in sostituzione di quella eventualmente già presentata dai genitori e richiedere la corresponsione diretta della quota di Assegno loro spettante.
La domanda può essere presentata: